— che il danno causato dall’aggressore alla nazione o alla comunità delle nazioni sia durevole, grave e certo;
— che tutti gli altri mezzi per porvi fine si siano rivelati impraticabili o inefficaci;
— che ci siano fondate condizioni di successo;
— che il ricorso alle armi non provochi mali e disordini più gravi del male da eliminare. Nella valutazione di questa condizione ha un grandissimo peso la potenza dei moderni mezzi di distruzione.
Questi sono gli elementi tradizionali elencati nella dottrina detta della « guerra giusta ».
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Questo è il Catechismo della Chiesa Cattolica, quando si occupa di guerra.
E’ ovviamente molto divertente la condizione: “che ci siano fondate condizioni di successo”. Sembra un po’ assurdo, ma se analizziamo questa condizione attraverso la TEORIA DEI GIOCHI ne percepiamo l’intrinseca grandezza.
Assumiamo infatti che tutti i popoli del mondo siano cattolici (cosa che la Chiesa auspica).
Assumiamo che tutti i popoli seguano il Catechismo della Chiesa Cattolica.
Ora, se si devono far guerra e si trovano in condizione di parità di forze non la fanno, perché appunto non ci sono fondate condizioni di successo.
Se invece il popolo A è molto più debole del popolo B sceglierà di non far guerra, non soddisfando il requisito di qui sopra. Allora il popolo B dovrà utlizzare il primo principio, cioè utilizzare altri mezzi, per esempio un’annessione pacifica del popolo A.
E la Chiesa garantisce una pace perpetua. YEAH!
P.S. anche se tutte le condizioni di qui sopra sono soddisfatte ma i popoli non conoscono il tipo del nemico (forte o debole) ognuno è incentivato a svelare il proprio tipo, perché gli garantisce in un caso la vittoria a tavolino, nell’altro la sopravvivenza.